Benvenuti in Rebagliati Enrica Silvia Chiara

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Implantologia

La sostituzione di uno o più elementi dentari persi oggi è possibile con l’inserimento di una vite in titanio, il materiale utilizzato in ortopedia anche per la stabilizzazione di ossa fratturate. Le superfici implantari utilizzate in odontoiatria sono studiate per favorire l’osteointegrazione cioè la strettissima connessione tra osso e impianto che si verifica con la neo apposizione ossea attorno alla vite dopo l’inserimento. I processi di guarigione sono velocizzati da disegni implantari sempre più adatti all’anatomia ossea sito specifica e da microruvidità di superficie ottenute con sofisticati trattamenti di acidificazione e purificazione.
La vite in titanio sostituisce la radice dell’elemento dentario perso e dopo opportuno trasferimento della posizione dell’impianto al laboratorio, verrà riprodotta al di sopra di essa la morfologia del dente mancante.
In caso di edentulia totale gli impianti possono essere utilizzati per creare un ancoraggio per protesi removibili altrimenti poco ritentive od addirittura per ricreare un’arcata completamente fissa.
A seconda della tecnica implantare adottata Transmucosa o Sommersa, può rendersi necessario prima di passare alla fase della presa dell’impronta un piccolo intervento sulla gengiva che ricopre la testa dell’impianto.
Le ragioni che hanno condotto all’edentulismo non possono essere trascurate nella stesura di un piano di trattamento implantare: in particolare i pazienti che hanno perduto elementi per patologia parodontale dovranno prima interrompere con adeguate cure parodontali il processo infiammatorio cronico responsabile della perdita ossea. Gli impianti infatti mentre non possono essere attaccati dalla patologia cariosa ma non sono immuni ai batteri responsabili della parodontite: la letteratura scientifica evidenzia infatti minori percentuali di successo nei pazienti con patologia parodontale non trattata…